La comunicazione è un processo di scambio d’informazioni e di condizionamento tra due o più persone che avviene in un determinato momento e contesto.
Qualsiasi interazione umana è una forma di comunicazione. Qualunque atteggiamento assunto da un individuo, diventa immediatamente portatore di significato per gli altri. Infatti, pensandoci bene, il comportamento non ha un suo opposto. Non esiste un qualcosa che sia un non-comportamento, non è possibile non avere un comportamento.
L'attività, le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio: influenzano gli altri e gli altri a loro volta non possono non rispondere a queste comunicazioni.
Nel rapporto genitore-figlio e nelle dinamiche relazionali e comunicative spesso accade che ci siano incomprensioni, distanze, aspettative reciproche deluse. Molto spesso però è soprattutto come si dice le cose che determina conflittualità e non il contenuto in sé della comunicazione.
Infatti all’interno di un processo comunicativo esiste il contenuto, quello che si dice, e la forma, ovvero il modo con cui lo si dice. La forma indica in quale contesto relazionale si colloca il contenuto (Es. esistono differenti forme, e quindi modi, di dire le cose, che si tratti di una comunicazione tra sconosciuti, tra partners, tra madre e figlia, ecc.).
Ecco alcuni preziosi consigli per favorire una migliore comunicazione con il proprio figlio:
Questi sono piccoli consigli non di facile applicazione ma con impegno e costanza, magari andando ad individuare il punto in cui ci si sente più carenti possiamo porci dei micro-obiettivi per allenarci a migliorare quella caratteristica specifica della nostra comunicazione dove siamo carenti. E una volta soddisfatti passare alla successiva.
Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta a Reggio Emilia